Di Manumara ho già parlato più volte. E' quindi palese il mio debole per le sue creazioni di vetro in fusione. Manuela si dedica e sviluppa la sua creatività da 18 anni quando, casualmente, scopre il vetro come materia ideale per la sua espressione artistica. Così, dopo aver fatto l'impiegata (ecco un'altra donna che ha avuto il coraggio di seguire il suo istinto) cambia tutto e frequenta un corso sul vetro.
Ha iniziato facendo sculture abbastanza grandi, poi quadretti più concettuali. In occasione del Natale comincia a fare oggetti in vetro di forma più piccola adatti a bijoux. Successivamente si è dedicata ai "capi non indossabili" come le scarpette da ballo che potete ammirare di seguito.
Si lascia rapire da un progetto che vede il cibo protagonista: frutta, dolci e sushi!
Il vetro è sempre mischiato a materiali particolari ed originali. Per esempio il progetto legato alla leggerezza vede farfalle e foglie di vetro intervallate da passamaneria; quello legato all'Africa prevede l'inserimento di legnetti, cannella e liquerizia.
Devo, però, ricordare le mie preferite: Florinda e la Baby Flo, nate per giocare con infiniti vestitini differenti tutti rigorosamente in vetro ( l'avete già ammirata in qualche mio post precedente ).
Il risultato del suo lungo percorso potete ammirarlo a Torino nel suo atelier di Via Saluzzo 67.
Potete anche ammirarla giovedì 28 giugno durante la sfilata dal titolo "Mal d'Africa" che si terrà in V. Maria Vittoria 10 dalle ore 20.00.
Vi lascio con un assaggio della nuova collezione.
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